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Tommaso e Antonino La Mantia custodiscono ancora uno dei pochi giardini sopravvissuti alla speculazione edilizia che ha colpito la celebre Conca d’oro, un enorme patrimonio agroforestale che dai monti che circondano la città si estendeva fino al mare. Oggi rimane ben poco e quello che rimane lo si deve alla tenacia di pochi, come Tommaso e Antonino. Nel loro giardino, tra un ettaro e mezzo di superficie, vivono un migliaio di piante tra limoni, manderini, arance, nespoli, noci e vecchi bagolari. Le piante di arance Portogallo, invece, sono circa duecento. Avrebbero potuto tagliarle per far posto a varietà che il mercato oggi riconosce più performanti. Ma a loro le arance Portogallo non solo sembrano validissime, ma sono consapevoli, e anche orgogliosi, di ospitare un pezzetto di storia agrumicola della Sicilia.