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Nuovi incarti per la pasta di Timilìa

Iniziamo questo nuovo anno con una bella novità: abbiamo convertito i pacchi della pasta di Timilìa in carta. Da oggi quindi l’incarto non sarà più in plastica ma potrà essere conferito nella raccolta della carta. Dopo il debutto della linea legumi, quindi adesso tocca alla linea della pasta di Timilìa.

“Ci abbiamo lavorato per mesi – esordisce Lorenza Licari, responsabile commerciale Italia –, tra la ricerca dei migliori fornitori di carta e dei più performanti sacchetti. Convertire una produzione di sette formati di pasta differenti ha richiesto più impegno di quanto ci aspettassimo ma alla fine il risultato che oggi abbiamo ottenuto ci sembra abbastanza soddisfacente.

 

“L’incarto, inoltre, con una superficie più estesa – continua Massimiliano Solano, presidente della cooperativa –, ci ha permesso di raccontare il nostro lavoro, in pratica dalla semina del grano alla vendita, sintetizzandolo in punti chiave. Ne siamo molto felici perché non è frequente che le confezioni abbiano modo di raccontare ciò che effettivamente sta dietro una filiera. Ma siamo felici anche perché quello della trasformazione della Timilìa è un progetto iniziato qualche anno fa tra incertezze e tentativi non proprio riusciti e oggi invece possiamo ritenerlo ben affermato, perché il consumatore attento ha imparato a conoscere meglio questo grano antico e ad apprezzarlo” (ne abbiamo raccontato gli esordi qui).

C’è anche un’altra novità abbastanza importante: adesso tutti i formati, compreso le penne, i fusilli e gli spaghetti, hanno una trafilatura ruvida. Ciò conferisce alla pasta una certa porosità che, come saprete, ha il vantaggio non solo di assorbire meglio i sughi ma anche di preservare maggiormente i valori nutrizionali perché il tempo di essiccazione è più lungo e a temperature più basse.

Non ci rimane che attendere le vostre impressioni e rinnoviamo i nostri migliori auguri di buon anno.

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