Anche quest’anno una piccola rappresentanza di Valdibella ha raggiunto i partner belgi e spagnoli per l’appuntamento annuale che di anno in anno va assumendo contorni sempre più marcati. È la festa dei produttori di The food hub che convergendo nella piazza antistante il punto vendita incontrano e dialogano con i consumatori. L’incontro, che a prima vista potrebbe sembrare una semplice esposizione di stampo fieristico, è invece un appuntamento che sancisce un percorso annuale nel quale il consumatore è coinvolto in una partecipazione attiva a pieno titolo: partecipa alla programmazione produttiva, ne stimola il confronto e suggerisce delle preferenze. Di fatto riduce la distanza tra le sponde di chi produce e di chi acquista. Ciò è possibile grazie a una visione più articolata e consapevole del cibo, ma soprattutto grazie all’affiatato team di The food hub e cogliamo qui l’occasione per ringraziarlo di cuore per l’efficiente e calorosa accoglienza. Con una scaletta ben organizzata i produttori sono stati impegnati, a loro volta, in visite aziendali e momenti di condivisione, come ci racconta qui di seguito Anna Pia Viola, che insieme ad altri produttori, ha rappresentato la produzione italiana di Valdibella.
di Anna Pia Viola
Si è appena svolta in Belgio la visita dei produttori che aderiscono al progetto The Food Hub. Più che una conoscenza di luoghi e sistemi di lavoro dell’agricoltura biologica, è stata un’esperienza arricchente che ci ha fatto toccare con mano il grande lavoro compiuto in questi anni. La cooperativa Valdibella, socio fondatore di The Food Hub, ci ha visto bene nell’investire tante energie per un cibo sano, prodotto e distribuito in maniera sostenibile. In questi giorni di incontro e di festa, italiani, spagnoli e belgi, tutti insieme abbiamo constatato l’importanza e la possibilità concreta di mettere al centro il produttore, la genuinità del cibo e la giusta retribuzione. Un’utopia? No. È una realtà che ha il volto di persone innamorate della propria terra e impegnate a prendersi cura di sé, e del proprio benessere, grazie ad una gestione equilibrata del suolo, delle colture e degli animali. Grazie a questo progetto, la scelta dell’agricoltura biologica, e anche biodinamica, da una semplice tecnica di lavorazione si offre come una realtà efficiente che dà valore a ogni aspetto produttivo. Pur provenendo da Paesi diversi per cultura e tradizioni agricole, noi partecipanti a questo incontro abbiamo scoperto tanti punti in comune, sia nelle difficoltà gestionali sia nella consapevolezza che solo facendo squadra/comunità si va avanti. Il modello che abbiamo visto attuare è semplice ed efficace: pianificare di anno in anno la produzione in modo da garantire la distribuzione secondo la domanda, evitando sprechi e disservizi. Il tutto in un rapporto diretto fra produttore e consumatore, senza intermediari che rischiano spesso di svalutare il prodotto e chi lo lavora. Dall’agricoltura all’allevamento, dalle fonti di energia ai prodotti per la cura della persona, si tocca con mano l’impegno di vivere in sintonia con il ritmo della natura, in un’alleanza fra la terra e l’uomo. Non esiste lo scarto e il brutto, ma tutto rientra in un circolo vitale ed economicamente sostenibile. L’esperienza vissuta in Belgio è stata segnata dall’accoglienza affabile da parte di tutti gli organizzatori e ha consolidato la possibilità di credere in uno stile di vita che sappia mettere insieme la fatica e la gratificazione, il profitto e il valore della persona. Una vera e propria scelta di vita che cambia i comportamenti dei produttori e dei consumatori. Che sia questa la felicità?
Comments (1)
Grazie Anna Pia per questa bella testimonianza. Sentire queste parole da un prodottore che conosce per la prima volta la cooperativa The Food Hub è un segno in più che l’idea di un agricoltura inclusiva, di sinergia tra produttori etici su scala europea è possibile.
I commenti sono chiusi.